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Sicurezza urbana

Informazioni quantitative

La numerosità e la qualità delle fonti informative di tipo quantitativo dipende in parte dall’impegno che si ha di fronte, se si sta cioè progettando un intervento complessivo sulla sicurezza che riguarda l’intera città o affrontando un problema legato ad un fenomeno specifico o ad un territorio limitato. Nei vari casi possono presentarsi problemi e scelte diverse, che dipendono anche dalla tipologia di fonti disponibili.

In via generale, si può però dire che è innanzitutto necessario raccogliere dati della criminalità registrata con le denunce dei cittadini o attraverso le attività investigative delle forze di polizia per l’intero territorio interessato, per il territorio specifico o per il fenomeno sul quale si vuole intervenire. Tali dati vanno raccolti possibilmente in una serie storica ampia per capire l'evoluzione del fenomeno a cui si è interessati. Va però ricordato che queste informazioni presentano sempre dei limiti: in primo luogo, come è ben noto, il c.d. “numero oscuro”, rappresentato dall'insieme degli eventi non denunciati o non scoperti dalle forze di polizia. Altri limiti discendono dal fatto che queste informazioni vengono raccolti dagli organi di polizia in relazione ai loro bisogni, i quali possono essere, e spesso sono, diversi dai bisogni delle amministrazioni locali. Queste ultime hanno come obiettivo soprattutto la conoscenza del fenomeno, mentre i dati disponibili sono assai più l’espressione di una strategia operativa degli organi di polizia che la dimostrazione della reale estensione del fenomeno.

Una ulteriore fonte informativa – in questo caso indubbiamente più ricca e articolata – è rappresentata dalle inchieste di vittimizzazione, cioè da indagini rivolte a grandi campioni rappresentativi di cittadini che consentono la ricostruzione della distribuzione degli eventi criminosi in maniera assai più realistica di quanto non possa avvenire raccogliendo i dati di criminalità registrata. Le dichiarazioni dei cittadini sul loro essere stati o meno vittime di reati, indipendentemente dalle denunce eventualmente presentate, consente infatti di stimare la numerosità degli eventi in un territorio e in un lasso di tempo predefinito, superando in questo modo le lacune del già citato numero oscuro. Non solo: le indagini di vittimizzazione consentono anche di raccogliere informazioni su molti altri aspetti relativi sia al contesto in cui si verificano gli eventi, sia alle modalità con cui essi si verificano, sia sulle vittime, le loro opinioni e percezioni sulla sicurezza e criminalità. Queste indagini, quindi, si presentano assai più coerenti con i bisogni delle amministrazioni locali, più ricche e affidabili in merito alle conoscenze fornite, e quindi decisamente più utili alla conoscenza dei fenomeni di quanto non lo siano le statistiche ufficiali della criminalità. Tuttavia, poiché per raggiungere tale affidabilità esse devono essere realizzate su campioni di popolazione molto estesi, i costi di realizzazione sono spesso eccessivamente elevati per una singola amministrazione locale. La grande potenzialità dello strumento di indagine è dunque spesso vanificata dalla impossibilità di farvi ricorso.

Un terzo strumento per la raccolta di informazioni è rappresentato dai sondaggi di opinione, uno strumento al quale, invece, le amministrazioni locali fanno più di frequente ricorso. Si tratta di una indagine più semplice e meno impegnativa rispetto ad una inchiesta di vittimizzazione perché vengono realizzati su campioni di popolazioni più piccoli e con questionari meno complessi. Questo spiega il discreto ricorso che ad essa si fa. I sondaggi di opinione servono a ricostruire le opinioni e le rappresentazioni dei cittadini in merito ai fenomeni di criminalità e di insicurezza. Consentono quindi, quando sono ben realizzate, di approfondire la c.d. “percezione soggettiva”, quell’insieme, cioè, di opinioni e rappresentazioni sulla criminalità, sulle strategie di controllo e sull'operato delle polizie. Consentono, inoltre, di cogliere le caratteristiche della paura e delle preoccupazioni dei cittadini, nonché di approfondire alcuni aspetti relativi all’idea in astratto che si ha dei fenomeni criminali.

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ultima modifica 2014-02-11T14:36:00+02:00
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