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Sicurezza urbana

Individuazione delle strategie di intervento

Raccolte e sistematizzate le informazioni necessarie, si arriva ad un ultimo passaggio, che consiste nella interpretazione dei risultati della ricerca e nella individuazione delle domande da porsi per proseguire nella scelta delle strategie possibili di intervento. Si tratta della fase forse più delicata e importante per la costruzione di un progetto sulla sicurezza, nella quale si ipotizzano le cause dei fenomeni sui quali si vuole intervenire e si individuano le relazioni tra i vari aspetti ed attori del fenomeno stesso. Si tratta, quindi, di una sorta di ridefinizione del problema alla luce di quello che la ricerca ha dimostrato e di verifica delle ipotesi di partenza sul “perché” e sul “come” certi fenomeni si verificano e si manifestano.

Individuati modelli, relazioni e cause dei fenomeni, si possono ipotizzare interventi distinguibili, a grandi linee, in due macro-tipologie:

  1. misure di tipo sociale;
  2. misure di tipo situazionale.

Le misure sociali muovono da una interpretazione eziologica dei fenomeni criminali e presuppongono una causa di tipo "sociale": situazione di svantaggio di alcuni gruppi rispetto ad altri, carenze di socializzazione, condizioni di marginalità, ecc.. Esse mirano quindi a intervenire sul piano prettamente sociale, offrendo una soluzione solitamente a medio o lungo periodo, di aiuto, assistenza o sostegno.

Le misure di prevenzione situazionale  muovono invece da una idea della criminalità come prodotto di un insieme di contingenze, opportunità criminose e comportamenti delle vittime che prescinde (pur senza negarla esplicitamnte) da una  riflessione sulle radici e le cause profonde dei fenomeni di criminalità. La prevenzione situazionale si concentra quindi prevalentemente sulla gestione degli "effetti" della criminalità, mirando ad interrompere il meccanismo che porta ad un evento criminoso attraverso interventi vari sui comportamenti dell'autore o delle potenziali vittime, o sull'ambiente fisico che di quell'evento è teatro. 

Solitamente, un progetto complessivo di intervento di un ente locale dovrebbe essere in grado di ricomprendere entrambi questi approcci, tentandone un'integrazione; nel caso il progetto riguardi un problema più specifico, potrà essere privilegiata una sola strategia di intervento, anche in base a come tale fenomeno è stato interpretato. Per fare un esempio: una strategia preventiva mirata alla riduzione dei furti nelle abitazioni potrà concentrarsi (e la scelta dipenderà dai risultati della ricerca e dalle opzioni della amministrazioni) su una tipologia di intervento: di tipo situazionale se si vuole incidere sulla tutela delle vittime e sugli effetti del fenomeno, oppure su una strategia sociale rivolta agli autori, offrendo loro opportunità alternative alla scelta criminale, ove possibile. Ancora, potrà trattarsi di una strategia di semplice rassicurazione delle vittime, mettendo a loro disposizione servizi specifici per l’assistenza dopo il reato. Come si vede, la scelta delle strategie è fortemente condizionata dagli obiettivi (e dalle risorse disponibili) e non sempre è possibile pensare ad una strategia complessiva, in grado di incidere sulle cause e sugli effetti di un fenomeno criminale.

L’integrazione tra le varie strategie è però decisamente auspicabile nel caso si tratti di un progetto complessivo per la sicurezza rivolto ad un territorio municipale, dove abitualmente sono presenti più problemi, anche di natura diversa, e dove il combinarsi di misure diverse (sociali, situazionali) può meglio garantire una certa efficacia.

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ultima modifica 2014-02-11T13:36:00+01:00
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