Cosa è uno studio di fattibilità e a cosa serve
Il maggior carico di compiti ed attività che i principi di decentramento e di sussidiarietà (verticale) hanno, dal finire degli anni '90, riversato sui Comuni, ha indotto la Regione a favorire la costituzione di forme di gestione associata delle funzioni e dei servizi, finanziando sia progetti e studi volti alla costituzione delle stesse, sia progetti volti a verificare la fattibilità ed opportunità dell’ampliamento e miglioramento della gestione associata di nuove funzioni o servizi, trovando soluzioni affinché tale ampliamento non comporti un aumento proporzionale della spesa pubblica e sia mantenuto, ed anzi migliorato, il livello di efficienza prodotto.
Per il 2018 e anche per il 2019 (scadenza per il 30 aprile 2019) la Regione ha definito il bando con la DGR n. 987 del 25/06/2018 che introduce alcune modifiche della disciplina dettata dalla deliberazione n. 281/2017, per un suo migliore coordinamento, nei tempi e nei contenuti, con l’approvazione e le disposizioni del PRT 2018-2020, ridefinendo le priorità tra le attuali tipologie di studi ammissibili a contributo, ma soprattutto prevedendo che le domande per studi di miglioramento e incremento delle gestioni associate siano ammissibili solo se proposte dalle Unioni di Comuni in fase di sviluppo, e riguardanti almeno due servizi o funzioni da gestire in Unione.
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