CODICE CATASTALE – CODICE BELFIORE
Al fine di acquisire il codice catastale, è necessario che la Regione inoltri una comunicazione avente
ad oggetto:
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la richiesta del nuovo codice catastale del comune ai fini degli adempimenti tributari dei contribuenti, ma cruciale per tanti altri successivi adempimenti;
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la legge regionale di fusione;
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l'indicazione dei precedenti comuni che si sono fusi;
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la data in cui sarà operativo effettivamente il nuovo comune.
L’attribuzione del nuovo codice catastale non fa venir meno la riconoscibilità storica negli archivi e nelle banche dati dei comuni soppressi (presso l’ufficio “archivio anagrafico” dell’agenzia delle entrate esiste infatti l’archivio di tutti i Comuni d’Italia, compresi quelli soppressi). Il codice catastale accompagna la vita di ogni comune, resta valido per tutto il periodo della sua esistenza e sarà riconoscibile anche in futuro come memoria storica limitatamente al periodo di esistenza.
I Comuni possono, inoltre, chiedere anche sub-codici catastali, corrispondenti ai territori dei precedenti comuni singoli. In particolare, in tal caso si dovrebbero creare identificativi delle sezioni catastali del nuovo Comune in coincidenza con l’ambito territoriale degli ex Comuni.
Il Codice Belfiore corrisponde al codice catastale e ha ricadute, a livello regionale, con riguardo a centri per l’impiego che erogano servizi ai lavoratori a livello territoriale. Vista la coincidenza tra codice catastale e codice Belfiore, non occorre fare alcunché, se non una comunicazione regionale alle proprie competenti strutture. In particolare, si tratta di aggiornare i codici dei nuovi comuni sul SARE (applicativo utilizzato dalla Regione per l'invio delle comunicazioni obbligatorie, in materia di assunzioni e cessazioni) sulla base di "Modelli e regole" dettati dal Ministero del Lavoro.
Richieste e attribuzioni dei codici dei Comuni istituiti dal 2016:
Richieste e attribuzioni dei codici dei Comuni istituiti dal 2014: