Fondazione per le vittime di reati
La Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati non si è fermata con la quarantena. Nei primi sette mesi del 2020 si sono svolte due riunioni del Comitato dei Garanti, la prima delle quali durante il lockdown, in videoconferenza. In totale sono state accolte 15 istanze provenienti dalle province di Bologna (5), Ferrara (3), Piacenza (3), Forlì-Cesena (2), Modena (1) e Reggio Emilia (1), con un impegno economico di 88.500 Euro.
Le istanze riguardano 10 donne vittime di gravi maltrattamenti in famiglia avvenuti anche alla presenza dei figli (sono stati coinvolti 14 minorenni), 2 donne vittime di aggressioni e stalking da parte di conoscenti con i quali non avevano una relazione affettiva, e 3 casi di minorenni vittime di maltrattamenti in famiglia.
Gli aiuti, come sempre stabiliti dal Comitato dei Garanti sulla base delle istanze dei Sindaci, verranno assegnati direttamente alle persone offese o, per i minorenni, al tutore legale. Serviranno per sostenere spese legate alla casa o alla quotidianità, percorsi di sostegno psicologico, spese funerarie, sanitarie o di assistenza. Rappresentano un segnale di solidarietà da parte della comunità regionale dopo i gravi reati subiti, e serviranno prevalentemente a rinforzare progetti di autonomia a chi, dopo tanta sofferenza, cerca di ricostruire la propria vita.
Ricordiamo che la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, nata nel 2004 per volontà della Regione, delle Province e dei Comuni capoluogo, è sostenuta esclusivamente dai soci e da donazioni dirette che anche i singoli cittadini possono assegnare, ad esempio destinando alla Fondazione il 5x1000 sulla dichiarazione dei redditi. È sufficiente indicare nell’apposito riquadro il codice fiscale della Fondazione, 02490441207.