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Sicurezza urbana

Andamento della criminalità in Italia ai tempi del Coronavirus

I dati diffusi dal Viminale

In un anno il calo dei delitti è stato del 18,2%: dai 2.338.073 registrati tra il primo 2018 e il 31 luglio 2019, ai 1.912.344 registrati nello stesso periodo dell’anno successivo. Una flessione attribuibile al lockdown per il coronavirus.

I dati sono stati forniti dal Viminale in occasione della conferenza stampa di Ferragosto della ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Il decremento ha riguardato quasi tutte le tipologie di delitto: dagli omicidi (-16,8%) alle rapine (-21,1%), dai furti (-26,6%) alle truffe (-11,3%). In controtendenza i reati informatici (+20%). Il Viminale evidenzia anche che il 70% dei 149 omicidi commessi in ambito familiare ha avuto donne come vittime; una quota salita al 75,9% durante il periodo di lockdown.

Stalking, giù le denunce, crescono gli allontanamenti

Nel periodo preso in esame sono state 13.579 le denunce per stalking, l’11,7% in meno. Donne vittime nel 75% dei casi.

Sottratti alle mafie quasi due miliardi di beni

Nell’ultimo anno sono stati sequestrati alla criminalità organizzata 5.891 beni, per un valore di 1,4 miliardi di euro; ne sono inoltre stati confiscati 1.793 per un valore di beni 371 milioni di euro.

Arrestati settantanove latitanti

Dal primo agosto 2019 al 31 luglio di quest’anno sono stati arrestati 79 latitanti di rilievo (+49% rispetto all’anno precedente).

Incidenti stradali, drastico calo dei morti

Il lockdown ha inciso anche sugli incidenti stradali: dal primo agosto 2019 al 31 luglio di quest’anno se ne sono registrati 58.475 (il 20% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), con 1.319 morti contro 1.719 (-23,3%) e 37.241 feriti (-22,6%).

Covid, venti milioni di controllati, 450mila denunciati

Sono state venti milioni e 395mila le persone controllate dalle forze dell’ordine dall’11 marzo, quando sono iniziate le prescrizioni per contenere la diffusione del Coronavirus, al 31 luglio: 460mila i denunciati (il 2,2% dei controllati), la stragrande maggioranza per non aver rispettato i divieti di spostamento, 5.684 per false attestazioni e 1.177 per aver violato la quarantena.

Nello stesso periodo sono state anche controllate 6,7 milioni di attività commerciali: 10.751 i titolari denunciati, 2.112 i provvedimenti di chiusura.

Dossier Viminale 2020 (pdf688.97 KB)

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ultima modifica 2020-08-18T09:55:31+02:00
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